"Adolescenza al femminile" è stato un ciclo di incontri di gruppo durante il quale ragazze adolescenti hanno avuto la possibilità di confrontarsi, esprimersi, conoscersi, riflettere, mettersi in gioco, ascoltare se stesse e l'Altro, comunicare, accogliere, sentire le proprie emozioni dandovi senso e significato.
Un Gruppo di consapevolezza per minorenni non può non avviarsi se non con un incontro di conoscenza rivolto a loro, alle mamme ed ai papà : la presenza dei genitori è un elemento fondamentale fin dai primissimi momenti e attraverso un processo di "contrattazione", come è solito nell'Approccio Analitico Transazionale, vengono esplicitate le aspettative, i bisogni, le risorse disponibili e gli obiettivi, concreti e realisticamente raggiungibili. La formulazione di un accordo condiviso (tempi, modi, obiettivi) e la presentazione di conduttori, partecipanti, finalità del progetto pone le basi per la creazione dell'alleanza e di un clima empatico ed accogliente.
Un Gruppo di consapevolezza non è solo un gruppo di Parola in cui condividere pensieri o emozioni, elaborare strategie, ragionare sulle difficoltà relazionali riflettere su differenti punti di vista: è un Luogo in cui accanto a tutto ciò, mediante diverse tecniche creative-manuali, visione film, utilizzo della scrittura e del disegno, ascolto musica e attività di espressione corporea i membri del gruppo sperimentano, attraverso i vari canali sensoriali e non, emozioni, vissuti, sensazioni riconoscendoli, accogliendoli e dando loro senso, lavorando su convinzioni, pregiudizi e stereotipi.
"Adolescenza al Femminile" è stato IL PERCORSO che abbiamo condiviso con alcune ragazze adolescenti torinesi; con loro abbiamo ascoltato, parlato, riso, raccontato, vissuto, esplorato, creato, riflettuto, accolto. Con la loro piacevolezza, sensibilità , disponibilità a mettersi in gioco ci hanno donato intensi momenti emotivi, cognitivi e creativi facendo circolare nel gruppo una grande ricchezza umana in cui ognuno ha potuto Dare e Ricevere. Il nostro impegno (Dott.ssa Maria Iannì e Dott.ssa Vittorina Buttafuoco, entrambe psicoterapeute) è stato quello di dedicare loro tempo e presenza, fisica ed emotiva integrata con gli strumenti terapeutici analitico transazionali: il tema del riconoscimento circolato attraverso parole, gesti, sguardi, ascolto attivo ed empatico, il concetto di protezione (Cos'è? Quando? Come? Proteggere sé e/o proteggere l'Altro?), il contatto con le emozioni (riconoscerle, accoglierle, sono alleate o nemiche-pericolose?).
Al termine di questo "viaggio" abbiamo condiviso le nostre impressioni, sensazioni e vissuti con quelle di genitori che, con disponibilità e creatività , hanno lasciato un segno importante all'interno di questo percorso; riteniamo, infatti, che il lavoro (di consapevolezza, sostegno o terapia) con un minorenne risulti più efficace laddove sia presente alleanza, collaborazione e disponibilità tra figure genitoriali e professionisti.