L'adolescenza è senza dubbio una tappa fondamentale nel processo di crescita, affascinate e spaventevole al tempo stesso. E' un momento di passaggio, in cui si costruiscono le fondamenta della propria immagine di futuro adulto. E' per eccellenza l'età in cui immaginario e realtà si rincorrono, dando luogo inevitabilmente a piccole e grandi crisi, per lo più fisiologiche e necessarie alla costruzione del proprio essere nel mondo.
In alcuni casi, però, i cambiamenti tipici di questa fase evolutiva portano con sé quote di sofferenza difficilmente tollerabili: ecco allora che possono presentarsi comportamenti aggressivi, un brusco calo nel rendimento scolastico, un'eccessiva labilità emotiva, comportamenti alimentari insani, una preoccupazione eccessiva per l'immagine corporea ecc. che, prolungandosi nel tempo, possono alimentare difficoltà di relazione col gruppo dei pari, isolamento sociale, depressione, abuso di sostanze, nonché agiti autolesionistici o comportamenti sessuali promiscui.
In questi casi il supporto di uno psicologo può essere fondamentale nel promuovere una risoluzione sana dei conflitti interni ed esterni dell'adolescente, aumentando la consapevolezza dei propri bisogni soggettivi e la capacità di regolazione del proprio mondo emotivo.
Domande frequenti su Adolescenti
Solitamente vi è un disagio psicologico, emotivo, relazionale, somatico e/o di “rendimento” (scolastico/sportivo…) che allarma sé o i familiari. In altre occasioni, più rare, può essere un desiderio/necessità di consapevolezza-comprensione di vissuti emotivi contrastanti legati alle tipiche trasformazioni adolescenziali (corporeità, sessualità, identità di genere…)
Attraverso l’osservazione, ascolto, comunicazione e la conoscenza delle caratteristiche dell’adolescenza è possibile distinguere tra comportamenti tipici (opposizione, sfida, desiderio di libertà/indipendenza, ambivalenza tra vicinanza/lontananza, chiusura,…) e l’esasperazione di questi stessi comportamenti; la consulenza psicologica con i genitori è uno strumento utile in tal senso.
Le ricerche hanno dimostrato che in pandemia il disagio adolescenziale e le richieste di aiuto sono aumentate a livelli allarmanti; come evidenziato dal C.N.O.P. 9 adolescenti su 10 chiedono lo psicologo scolastico. Non tutti, però, accedono ai servizi di psicologia a causa di pregiudizi/stereotipi, difficoltà economiche (nel privato) e scarsità di risorse pubbliche (SSN).
Se vi è una richiesta diretta, se i genitori si rendono conto di un disagio o a seguito di segnalazioni di medici curanti/insegnanti/istruttori/familiari; è importante che vi sia una motivazione dell’adolescente stesso ad intraprendere un percorso psicologico.
Il dialogo, l’ascolto non giudicante, l’accoglienza e la “descrizione” dei rischi di alcuni comportamenti possono essere utili ad una sua maggior consapevolezza e motivazione; può essere importante, inoltre, spiegare il “ruolo” dello psicologo, caratteristiche e funzione.
Prestare attenzione ad alcune manifestazioni: impulsività eccessiva, abuso (sostanze, alcool, internet…), forti trasgressioni o iperadattamenti, ritiro sociale/introversione esagerata, autolesionismo, tentati suicidi, disturbi del sonno, disturbi alimentari, sintomi ansiosi/depressivi/fobici/compulsivi invalidanti della attività quotidiane (scuola, sport, hobby)