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Psicologa e psicoterapeuta
Sono Psicologa ad indirizzo Clinico e di Comunità , iscritta all'Albo degli Psicologi del Piemonte (num. 4853), e Psicoterapeuta ad indirizzo Analitico Transazionale (presso l' Istituto Torinese di Analisi Transazionale e Gestalt). L' Approccio contrattuale mi guida e caratterizza, fin dai primi momenti, il mio stile professionale. Sia in terapia che in formazione ritengo che la competenza e conoscenza del professionista possa avere una reale efficacia se spesa al servizio dell' utente/cliente finale. Di conseguenza, pur facendo riferimento a concetti teorici e strumenti metodologici e didattici, pongo al centro l'individualità (caratteristiche personali, punti di forza, criticità , risorse, debolezze, competenze cognitive ed emotive, bisogni, aspettative, disponibilità , obiettivi) del mio interlocutore, personalizzando quanto più possibile l'intervento. Il contratto di lavoro, rivisitabile in itinere, rappresenta in tal modo (come definito dall' Analisi Transazionale) non solo un "contenuto" (obiettivo, tempi, modi) ma un "processo" in cui professionista e cliente sono reciprocamente responsabili del percorso stabilito insieme.
Il training di specializzazione in psicoterapia A.T. ha affinato la mia naturale attenzione per la comunicazione verbale e non verbale, in una cornice di ascolto attivo, empatico e delicata curiosità professionale. Consapevole che "non è possibile non comunicare" ritengo che in ogni incontro tra persone ci siano più livelli relazionali di comunicazione, più o meno consapevoli, in cui la dimensione non verbale determina, consolida, conferma o disconferma il contenuto verbalizzato. Per tale motivo uno dei miei principali strumenti di lavoro è proprio l'analisi della comunicazione, delle "transazioni" tra gli individui.
Lo studio della comunicazione a sua volta è inscindibilmente correlato con la dimensione emotiva, psicologica e corporea: convinta che ogni essere umano è al contempo "corpo, emozioni, pensieri, comportamenti... ." ogni mio intervento, di sostegno o di terapia, tiene in considerazione tutte queste componenti. Per tale motivo il mio operato è spesso affiancato ad un confronto professionale, in rete, con colleghi o specialisti competenti in settori specifici (psichiatra, assistente sociale, pediatra, medico di base, psicoterapeuta, educatore, psicomotricista, fisiatra... ).
Trovo, il lavoro in équipe (specie le équipe multidisciplinari, composte da figure professionali differenti), un'esperienza molto arricchente e gratificante, seppur spesso faticosa; condividere situazioni cliniche, in contesti in cui sono presenti professionisti con competenze eterogenee, consente sia di ampliare il proprio bagaglio di conoscenze e i propri strumenti di lavoro, sia di ricevere punti di vista, opinioni professionali e feedback molto utili nel lavoro clinico.
Periodicamente usufruisco di Supervisioni cliniche e Intervisioni con altri colleghi al fine di condividere situazioni critiche e riflettere insieme su possibili opzioni alternative di intervento, a beneficio del cliente.
I principi del codice etico e deontologico (sia dell'ordine degli psicologi che dell'EATA) costituiscono un saldo punto di riferimento professionale quotidiano; per tale motivo supervisioni, lavoro di rete ed invio a colleghi (laddove io ritenga che non ci siano i presupposti per un percorso terapeutico o formativo insieme) sono strumenti concreti che eticamente "proteggono" me ed i destinatari dei miei interventi.
Il mio motto è "lavorare seriamente senza prendersi troppo sul serio", di conseguenza il mio lavoro, sia in studio privato che in ambito formativo, supervisivo o progettuale, è caratterizzato da uno stile attento, professionalmente curioso, collaborativo con importanti dosi di Humor. Penso che, non potendo realisticamente immaginare una vita in cui si è sempre felici, si può tuttavia imparare a vivere con un po' di umorismo e con qualche sorriso in più gli eventi della quotidianità , a volte anche spiacevoli. Già dai tempi universitari (tesi di laurea "Il fattore comico nello sviluppo della persona: il bambino") ho sempre creduto fermamente nel potere psico-fisico della risata e della comicità ; gli effetti positivi della risata sono stati studiati e riconosciuti, a partire dagli anni '60 e '70, da differenti studi (vedi Gelotologia e psiconeuroendocrinoimmunologia) che hanno evidenziato come la risata ed il buonumore siano un potente antidoto a stress, malattie e disturbi psicofisici, a seguito della diretta influenza degli stati mentali e delle emozioni sul sistema immunitario e viceversa.
Il mio interesse per le attività ed i progetti in ambito sociale ed associativo e le mie personali caratteristiche di creatività , spirito di iniziativa, tenacia e team building mi hanno portata nel corso degli anni a fondare Associazione OLTRE LA FORMA ONLUS, nel 2006, e Associazione ALTRI PERCORSI, nel 2009 svolgendo al loro interno attività di progettazione di interventi formativi, culturali e ricreativi sia sul territorio sia presso scuole o aziende, sostegno psicologico, consulenze e psicoterapia.
Per conto di Associazione Altri Percorsi, in collaborazione con la Dott.ssa Reano e la Dott.ssa Saponaro, ho contribuito alla realizzazione di un progetto di sportello gratuito di consulenza a bassa soglia, informativo e di orientamento presso un ipermercato presente sul territorio torinese (la prima esperienza di tal genere sul territorio regionale). È stata una significativa opportunità che ha consentito, a mio parere, di “far uscire lo psicologo dallo studio“, in un luogo in cui si svolge la vita quotidiana di ognuno, in cui tra uno scaffale ed una lista della spesa è possibile avvicinare una figura specialistica (quale quella dello psicologo, spesso intrisa di pregiudizi e stereotipi rispetto alla malattia mentale) non solo per richiedere consulenze o sostegno ma anche per ricevere informazioni ed orientarsi rispetto ai servizi presenti sul territorio.
In ambito lavorativo, dal 2001, ho maturato particolare esperienza nell’area della disabilità , come operatore di comunità presso ANFFAS ONLUS TORINO, associazione nazionale di familiari di persone disabili. Parallelamente ho lavorato per conto dei Servizi Sociali del comune di Torino come affidataria diurna di ragazze con disabilità ; si sono rivelate entrambe molto importanti professionalmente consentendomi di conoscere ed entrare in stretto contatto con le dinamiche familiari, vissuti, emozioni prevalenti, reazioni comportamentali tipiche, da un lato, e con la quotidianità , i punti di forza, le criticità , il lavoro di rete degli operatori nelle comunità e centri diurni. In anni più recenti ho consolidato la mia relazione professionale con ANFFAS nel ruolo di consulente psicologa e di formatrice per gli operatori dei servizi.
Dal 2006 al 2014 ho collaborato con ALTRAMENTE, cooperativa sociale torinese che si occupa, in vari ambiti, di disagio psichico. In particolare mi sono occupata di gestire un laboratorio di terapia occupazionale per donne con disturbi psichiatrici, all’interno di una sartoria e di un negozio di fiori.
Osservare ed intervenire a stresso contatto in quelle circostanze ha consolidato in me l’idea che il benessere emotivo e psichico possa essere migliorato anche attraverso il FARE. Sovente pensiamo che si possano concretizzare azioni costruttive solo dopo aver esplorato aree più intime, riflettuto sulle proprie sofferenze e difficoltà , compreso ed elaborato significati, emozioni e comportamenti. Spesso però, in particolar modo quando la sofferenza psichica è molto alta, il “fare”, “l’agire in modo sano”, possono trasformarsi in potenti strumenti per ricevere, da sé e dagli altri, significativi riconoscimenti positivi.
In quegli stessi anni la collaborazione con l’ A.S.L. torinese, negli ambulatori di psichiatria, ha incrementato il mio bagaglio non solo teorico ma soprattutto metodologico, diagnostico e relazionale rispetto a coloro che vivono quotidianamente, in modo temporaneo o cronico, difficoltà emotive, psicologiche o comportamentali.
Tali esperienze sono state un’occasione per consolidare, in me, la convinzione che la malattia (fisica o psichica) sia una componente, tra le tante, dell’ individuo ma non sia la sua identità ; di conseguenza osservo ed entro in relazione con coloro che hanno difficoltà di tal genere da un punto di vista globale, di valore e dignità umana (ciò che in Analisi Transazionale si definisce con OK-NESS), riconoscendo, tuttavia, la sofferenza e la problematica portata.
Per conto di ASSOCIAZIONE ALTRI PERCORSI dal 2009 ho progettato interventi di formazione e supervisione presso alcune scuole del territorio torinese, ANFA (un’agenzia di formazione) ed ANFFAS. Anche in ambito formativo il mio stile è contrattuale, con un’attenta analisi della domanda al fine di formulare progetti più specifici e personalizzati possibile. Il setting, in tali contesti, non è di tipo “frontale” ma, compatibilmente con le circostanze, nella forma e nella sostanza più circolare possibile, attivo, dinamico, cooperativo e collaborativo, al fine di mantenere sempre alta una dinamica di “dare-ricevere” reciproco in cui i partecipanti siano protagonisti attivi della realizzazione del proprio percorso formativo.
Conseguita l’abilitazione alla professione di Psicologa e Psicoterapeuta ho approfondito la mia formazione frequentando un master su “Lo Psicologo nella scuola. Confini, obiettivi e tecniche di intervento” ed un corso su “I giovani: un mondo multiculturale” presso I.T.A.T. In tali circostanze ho potuto conoscere l’approccio teorico-metodologico dell’ Analisi Transazionale: gli assunti filosofici di base (ogni individuo è ok, ogni persona ha la capacità di pensare e di autodeterminarsi, le decisioni prese possono essere modificate), il modo verbale e non verbale con cui tali contenuti venivano espressi e condivisi, la passione e il rispetto per l’individualità mostrata dai colleghi incontrati presso l’Istituto hanno suscitato in me un crescente desiderio di conoscere, apprendere ed utilizzare tale teoria e metodologia nella mia pratica professionale quotidiana.
Da alcuni anni sono membro, inoltre, dell’équipe del Laboratorio di Ricerca in Psicologia Scolastica dell’ I.T.A.T: al suo interno la ricerca e l’aggiornamento continuo costituiscono il cuore dei progetti offrendomi la preziosa opportunità di mantenere sempre viva la mia curiosità professionale e di arricchire la mia formazione costantemente.
Compatibilmente con le mie disponibilità quotidiane mi impegno ad inserire periodicamente, nella mia agenda, corsi di formazione, aggiornamento, convegni e seminari: credo sia fondamentale, per una professione come quella dello psicologo, essere sempre aggiornato, al passo con i tempi, informato, con uno sguardo attento a specifici obiettivi e aree, ma al contempo aperto e disponibile a conoscere ed esplorare “nuovi orizzonti”.
Conseguito il diploma di specializzazione in Psicoterapia ho deciso di proseguire la mia formazione, approfondendo ulteriormente la teoria e la metodologia analitico transazionale: la preparazione di un esame di livello avanzato mi ha consentito di ottenere il diploma CTA (Analista Transazionale Certificato), titolo valido su tutto il territorio europeo che consente l’esercizio della psicoterapia secondo l’orientamento analitico – transazionale.
Dedico diverso tempo alla progettazione e realizzazione di interventi in ambito scolastico poiché ritengo possano avere un’efficacia particolare in ambito di prevenzione, primaria e secondaria, del disagio e sofferenza sia individuale che sociale; tali risultati sono maggiormente raggiungibili se la programmazione si fonda su uno sguardo a 360° che tenga conto di tutti gli attori del sistema scolastico: dirigenti, insegnanti, alunni, genitori, collaboratori scolastici.
Tra i temi maggiormente trattati vi sono: gestione dello stress, tecniche di comunicazione e ascolto attivo, gestione del tempo, dispersione scolastica, bullismo, Bisogni Educativi Speciali, gestione dei conflitti (tra colleghi, con l’istituzione, con gli studenti, con i familiari).
Mi occupo di pianificare interventi di formazione e supervisione per operatori di servizi quali centri diurni e comunità ; gli argomenti più frequenti riguardano tecniche di comunicazione e risoluzione dei conflitti, gestione delle relazioni operatori-familiari, affettività e sessualità . Fornisco, inoltre, consulenze individuali o di gruppo e sostegno psicologico per operatori, per familiari e per persone con disabilità .
La psicomotricità con gli adulti è una pratica di gruppo; nelle relazioni e dinamiche di gruppo si usa il corpo e la riscoperta delle sue sensazioni come linguaggio capace di integrare pensieri, azioni ed emozioni, nella comunicazione con sé stessi e nella relazione con l’altro, con gli altri, soprattutto con coloro di cui ci prendiamo […]
Il panorama degli approcci psicoterapeutici presenti oggigiorno è particolarmente variegato; possiamo immaginare un continuum in cui ai poli opposti troviamo la psicoanalisi e il comportamentismo: al suo interno numerose sono le teorie di riferimento, da quelle più psicodinamiche a quelle più comportamentiste.
In un precedente articolo abbiamo chiarito la diversa formazione teorica e metodologica che intercorre tra uno Psicologo ed uno Psicoterapeuta, ed il fatto che esistano differenti orientamenti psicoterapici.