Come scegliere lo psicologo in una grande città come Torino

Come scegliere lo psicologo in una grande città come Torino 23 Settembre 2022

Scegliere uno psicologo o una psicologa, visto l’elevato numero di professionisti che esercitano a Torino, può essere difficile soprattutto per chi non ha mai avuto esperienza in tal senso. Prima ancora è opportuno chiedersi quali siano i segni che indicano a noi stessi la necessità di chiedere aiuto.

Ognuno può attraversare dei momenti di difficoltà: problemi relazionali, tristezza, cambiamenti importanti, situazioni stressanti, manifestazioni di ansia ed eventi traumatici possono essere alcune della condizioni che provocano malessere. Talvolta il disagio può essere affrontato attraverso le proprie risorse e col sostegno delle persone care. In altre occasioni, possiamo avere la sensazione che questo non sia sufficiente a raggiungere una condizione di benessere: quando il disagio ostacola il raggiungimento dei nostri obiettivi e peggiora la qualità della nostra vita e delle nostre relazioni è opportuno chiedere aiuto ad uno psicologo. In tali casi, credo sia importante comprendere che "rivolgersi a uno psicologo" non corrisponde necessariamente ad iniziare un lungo lavoro terapeutico: si può anche semplicemente pensare di chiedere una consulenza allo psicologo per capire se il professionista trova indicazione ad iniziare un lavoro, che tipo di percorso eventualmente intraprendere e con quali obiettivi.

Il miglior psicologo a Torino: come scegliere un professionista

La scelta di uno psicologo/a a Torino non è semplice perché l'offerta è estremamente variegata. Attraverso l'Ordine degli Psicologi del Piemonte è possibile ottenere un elenco degli psicologi e psicoterapeuti che hanno uno studio a Torino o nei dintorni. torino centroLa lista però è molto lunga: quindi come fare? Spesso le persone utilizzano tre modi per individuare dei nominativi: per passaparola o conoscenza diretta, su indicazione di un altro professionista oppure attraverso auto-ricerca sul web. Ognuna di queste strategie ha la sua validità purché si comprenda che, incontrando uno psicologo, il cliente ha il diritto di valutare diversi aspetti: la formazione e l'esperienza professionale, come ci si trova nella relazione con lui/lei e la chiarezza delle risposte alle proprie domande. Si tratta di considerazioni non assolute ma soggettive: ciò che convince una persona potrebbe non essere quello che conquista un’altra.

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Come valutare se uno psicologo è bravo

Credo sia importante sottolineare che non esiste un valore assoluto di “bravura” di uno psicologo. Probabilmente la misura della bravura del professionista viene definita dall’efficacia del trattamento effettuato con la sua collaborazione: l’efficacia però non è definibile a priori e dipende anche da una valutazione soggettiva del cliente. Come poterci quindi orientare nella scelta?

Innanzitutto, è importante la sensazione che ci lascia il primo incontro con lo psicologo: se ci si è sentiti accolti e compresi, se si è definito un obiettivo di lavoro chiaro (ove sia possibile farlo subito) e se lo psicologo ha risposto con chiarezza a domande circa la natura del problema che sentiamo di avere, la modalità di approccio nell'affrontarlo, la presunta durata indicativa del percorso.

Una consulenza con uno psicologo può essere di aiuto a comprendere come sia indicato affrontare il nostro problema e a capire se sia auspicabile attivare un percorso di sostegno psicologico o una psicoterapia. Prima di iniziare il lavoro, possiamo eventualmente riservarci di verificare le informazioni ricevute mediante il canale che ci sembra più utile: sentire pareri di conoscenti o di altri professionisti, cercare informazioni sul web e leggere dei testi. Credo sia importante chiarire un aspetto: bisogna diffidare di chi garantisce "il miracolo". Il lavoro con uno psicologo deve avere obiettivi chiari su cui basare il percorso, ma la natura dei risultati raggiunti dipende da molti fattori come la qualità della relazione terapeutica, la sostenibilità del lavoro per il cliente e le risorse personali che si possono attivare; in altre parole, in un determinato momento una persona può essere più o meno pronta a mettere in discussione aspetti diversi della propria vita, può essere più o meno in grado di comprendere certe dinamiche e può essere più o meno disposta a mettersi in gioco per cambiare situazioni o relazioni.

Un buon professionista esplicita questi aspetti nella relazione col cliente e tende al miglior risultato possibile tenuto conto di tutta la complessità della problematica trattata.

Domande frequenti su scegliere lo psicologo

Cosa non fare dallo psicologo?

È opportuno andare dallo psicologo in stato non alterato da sostanze. é auspicabile rapportarsi in maniera autentica senza temere il giudizio.

Cosa dire o non dire allo psicologo?

Non c’è nulla che tu non possa dire allo psicologo. è necessario però che rispetti i tuoi tempi nell’affrontare determinati argomenti.

Come trovare lo psicologo giusto?

Entrando in sintonia con le proprie sensazioni. In un buon rapporto terapeutico ci si sente a proprio agio nel fissare gli obiettivi e nel lavorare insieme. Ci si sente compresi e sostenuti seppur spronati a sperimentare nuove strategie.

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