Nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi mentali Psicologo e Psichiatra spesso lavorano congiuntamente, ognuno con le proprie competenze specifiche.
Può accadere anche che la persona consulti inizialmente un medico, più spesso il neurologo o il medico di base, ricevendo poi l'indicazione ad un trattamento psicoterapeutico. O al contrario, in fase di consulenza psicologica, riceva l'indicazione ad una consulenza medica.
Chiariamo innanzitutto le specifiche di ciascuna professione, per poi passare in rassegna alcuni punti che possono orientarci a scegliere il professionista che fa al caso nostro.
Lo psicologo di Torino
Lo Psicologo di Torino o in altre città non è un medico bensì un professionista laureato in Psicologia, abilitato all'esercizio della professione tramite Esame di Stato e iscritto all'albo professionale degli Psicologi. Oggetto del suo interesse è il funzionamento della mente, intesa in senso ampio come psiche, con le sue componenti fisiologiche, psicologiche, personologiche, relazionali e ambientali. Può operare in ambito clinico o organizzativo con interventi di prevenzione, diagnosi e attività di abilitazione, riabilitazione e di sostegno psicologico rivolte all'individuo, al gruppo, ma anche alla comunità e alle organizzazioni. I principali strumenti di intervento dello psicologo sono il colloquio psicologico, che può anche accompagnarsi alla somministrazione di test psicologici con una funzione diagnostica ed orientativa.
Lo psichiatra
Lo Psichiatra è un medico specialista in psichiatria, con un approccio organicistico alla malattia mentale, intesa come derivante da un funzionamento anomalo a livello fisiologico del sistema nervoso. Valuta la sintomatologia e il decorso clinico e propone una cura che può indirizzarsi verso un intervento farmacologico e/o psicoterapeutico.
Il neurologo
Il Neurologo è un medico specialista in neurologia, che studia le patologie del sistema nervoso centrale e periferico, quali ad esempio: cefalee, disturbi del linguaggio, epilessia, encefalite e meningite, ma anche sclerosi multipla, problemi al midollo spinale, malattie neurodegenerative (Parkinson e Alzheimer), ecc. E' utile rivolgervisi in presenza di difficoltà di coordinazione, debolezza muscolare, alterazione delle capacità sensoriali, trauma cranico, ecc.
A causa dello stigma ancora attuale rispetto ai disturbi mentali è più facile che le persone in presenza, ad esempio, di sintomi ansiosi o depressivi, si rivolgano al medico di base o al neurologo, facendo resistenza a consultare lo psichiatra che è però lo specialista medico più indicato per il trattamento delle malattie mentali.
Quando un disturbo psichico influisce negativamente sul funzionamento della persona, per esempio a livello relazionale, sociale o lavorativo, l'intervento del medico psichiatra e l'impostazione di un trattamento farmacologico può essere non solo molto utile per alleviare il grado di sofferenza, ma anche per ristabilire le condizioni necessarie e sufficienti per il lavoro psicologico d'introspezione. Non di rado, per esempio, il trattamento della depressione può giovarsi allo stesso tempo dell'intervento farmacologico quanto di quello psicoterapeutico.
In presenza di un disagio soggettivo che non comporta una sintomatologia invalidante può essere utile rivolgersi inizialmente allo psicologo con cui valutare la natura della problematica presentata. In questi casi nello studio dello psicologo potremo trovare preziose indicazioni sull'opportunità o meno di un intervento di sostegno psicologico, o di una psicoterapia e/o di una consulenza psichiatrica qualora il disagio si configuri quale disturbo psichico con sintomi più o meno severi.
Lo psicoterapeuta
L'art.3 della legge 56/89 prevede che possano essere abilitati all'esercizio della psicoterapia i laureati in psicologia o medicina che abbiano acquisito una specifica formazione, almeno quadriennale, presso scuole di specializzazione universitaria o riconosciute dal MIUR secondo la normativa vigente. Lo psicoterapeuta è il professionista indicato nella cura e nel trattamento dei disturbi psicopatologici; i suoi principali strumenti di lavoro sono il colloquio clinico e la relazione terapeutica.
Psichiatra e psicoterapeuta lavorano su facce diverse della stessa medaglia, il disagio psichico, ciascuno con le proprie competenze. In un'ottica di integrazione mente e corpo, meglio ancora se psichiatra e psicoterapeuta lavorano in stretta collaborazione, occupandosi l'uno di ristabilire l'equilibrio fisiologico, l'altro di ristabilire l'equilibrio psicologico, rintracciando i significati profondi della sofferenza attuale.