"Il piacere sessuale, vissuto nella complicità dell'amore, è una delle esperienze più intense ed emozionanti che la vita ci possa regalare. ... è un'esperienza semplice ma non banale, non richiede erudizione ma saggezza, è gratuita ma va cercata con impegno, è sana ma se usata male può uccidere, è presente in noi ma non per questo è automaticamente buona e giusta, è un buon programma biologico ma da noi attende un significato e un progetto"
F. Veglia (C'era una volta la prima volta, 2003, Erickson, p.65)
Definito in questi termini, sembra incongruo accostare il piacere sessuale ad esperienze di dolore. Eppure non è affatto raro sperimentare sensazioni e vissuti spiacevoli e dolorosi durante un rapporto sessuale. E non ci riferiamo certamente ad esperienze di abuso sessuale, dove il dolore fisico ed emotivo è inevitabile conseguenza della coercizione e della violenza con cui il rapporto sessuale è imposto, anziché liberamente cercato e desiderato.
In questo articolo vorremmo invece condividere alcune riflessioni sul dolore che uomini e donne possono sperimentare durante i rapporti sessuali, anche quando fortemente desiderati da entrambi i partner, sia in relazioni occasionali sia dentro a una storia d'amore.
"Ci vogliamo tanto, ma ogni volta poi è un dramma: lei ha così male che non me la sento più neanche di provarci... "; "io ci provo a non ascoltarlo il male che provo, ma è più forte di me e finisce che lo allontano anche bruscamente... "; "non so spiegarlo ma all'inizio è tutto bellissimo, sono eccitata, non vedo l'ora... ad un certo punto una serie di brutti pensieri mi bloccano e da quel momento sento solo delle fitte intense e profonde... ": non è raro, in psicoterapia, ascoltare questo tipo di storie.
Un disturbo che colpisce il genere maschile e quello femminile
La comparsa di dolore durante i rapporti sessuali può interessare sia uomini che donne, nonostante si registri una più alta frequenza nel genere femminile.
Diventa significativo quando il dolore ai genitali maschili e femminili è persistente e/o ricorrente, potendosi presentare prima, durante o subito dopo il rapporto sessuale.
Le cause possono essere molteplici, sia di natura organica che psicologica. Tra le principali ricordiamo, seppur in maniera non esaustiva: nelle donne allergie, tumori, infezioni genitali, cambiamenti dell'assetto ormonale, cisti ovariche, endometriosi, ecc; negli uomini a causare dolore possono intervenire caratteristiche congenite o acquisite quali frenulo corto, fimosi, ma anche processi infiammatori del glande, del prepuzio o della prostata, tumori, ecc.
Da un punto di vista psicologico, per esempio, l'eventuale associazione della penetrazione con qualcosa di negativo o una previsione della stessa come evento doloroso, sgradevole o impossibile possono determinare dolore, interferendo con la fisiologica risposta sessuale.
In letteratura, spesso, il dolore durante i rapporti sessuali viene definito dispareunia.
Il dolore femminile durante la penetrazione
In un articolo apparso sul Corriere nell'aprile 2015 si stima che una percentuale di donne comprese tra il 12 e il 15%, che tende ad aumentare fino al 44% se in età di menopausa, sperimenta dolore durante i rapporti sessuali. Il dolore può essere avvertito in regioni differenti: basso ventre, in profondità in vagina, all'ingresso della vagina, nell'area vulvare, nella zona perineale. Può manifestarsi sotto forma di fitte, bruciore, prurito o altro.
Perché le donne, più frequentemente degli uomini, provano dolore durante i rapporti sessuali?
Specifiche fasi del ciclo di vita della donna possono fisiologicamente aumentare tale rischio: per esempio durante la menopausa i conseguenti cambiamenti ormonali spesso determinano secchezza e riduzione dell'elasticità vaginale; durante la gravidanza sia il diverso assetto ormonale sia l'eventuale timore di danneggiare il bambino durante i rapporti possono interferire con l'eccitazione sessuale, determinando una scarsa lubrificazione che può rendere la penetrazione dolorosa; nel post-partum poi il dolore durante i rapporti può essere determinato dagli esiti più o meno importanti del parto stesso mentre le condizioni ormonali tipiche delle donne in fase di allattamento possono nuovamente determinare secchezza vaginale e calo del desiderio.
Inoltre l'uso di contraccettivi orali può, in alcuni casi, determinare ipolubrificazione così come allergie ai contraccettivi da barriera possono causare bruciore o prurito; patologie dell'endometrio o la presenza di eventuali aderenze, ma anche ricorrenti sintomi vescicali possono associarsi a dispareunia. Non possiamo, infine, dimenticare che a determinare dolore durante i rapporti sessuali possono intervenire anche ulteriori fattori quali, per esempio: inadeguate stimolazioni durante i preliminari, conflitti nella coppia, mancanza di intimità emotiva, scarsa conoscenza del proprio corpo o della risposta sessuale, disfunzioni sessuali, ma anche disturbi ansiosi o depressivi, nonchè disagio conseguente a pregresse esperienze sessuali spiacevoli se non anche abusanti. Ovviamente sarà allora importante identificare, con l'aiuto del professionista, le cause all'origine del dolore esperito durante i rapporti sessuali per poter individuare il trattamento più adeguato.
I rimedi durante il rapporto
Qui di seguito proveremo a individuare alcune utili strategie dinnanzi alla presenza di dolore durante il rapporto sessuale.
Se è conseguenza di una scarsa lubrificazione vaginale, dovuta per esempio all'utilizzo di contraccettivi o al calo degli estrogeni tipico della menopausa, l'utilizzo di lubrificanti o una terapia ormonale sostitutiva possono risultare particolarmente efficaci a ridurre o eliminare le percezioni dolorose.
Se il dolore, invece, è dovuto alla presenza di infiammazioni o infezioni genitali sarà necessario individuare con l'aiuto del ginecologo un trattamento farmacologico adeguato per curare l'origine del problema.
In caso di tessuto cicatriziale conseguente a episiotomia (taglio del perineo durante il parto) o a endometriosi cambiare posizione durante la penetrazione può in alcuni casi ridurre il dolore.
Anche aver cura del tempo e dello spazio in cui far l'amore può aumentare il desiderio e l'eccitazione, favorendo la fisiologica risposta sessuale.
Se però l'eziologia è più di natura psicologica, determinato per esempio da scarsa conoscenza della propria sessualità , oppure dalla difficoltà di "lasciarsi andare" o da eventi traumatici subiti o ancora da problematiche relazionali di coppia può essere, invece, utile consultare uno psicologo o un sessuologo.
Quando rivolgersi al ginecologo e cosa può fare lo psicologo
Come per qualunque sintomo sessuale, la raccomandazione è di escludere sempre la componente organica prima di procedere a formulare ipotesi diagnostiche di tipo psicogeno. Anche in questo caso, dunque, la collaborazione tra specialisti è da valorizzarsi.
Quando l'esperienza di dolore durante i rapporti sessuali non è sporadica ma si presenta in maniera ricorrente è bene rivolgersi al medico, ginecologo o andrologo, per approfondire eventuali cause organiche e procedere all'individuazione del trattamento più adeguato. Successivamente o in parallelo (mente e corpo non sono due cose distinte!) l'intervento dello psicologo o del sessuologo può essere prezioso sia quando il problema è connesso alla dimensione relazionale di coppia, sia quando il disagio è individuale, legato a problematiche di tipo ansioso, a difficoltà nel rapporto con la propria dimensione corporea ed emotiva, o a stereotipi e pregiudizi sulla sessualità e sull'intimità con l'altro.
In alcuni casi, infatti, può essere indicata una terapia di coppia, oppure un intervento sessuologico mansionale integrato o ancora una psicoterapia individuale a seconda delle problematiche emerse su cui lo psicologo può aiutare a far luce.