
WORKSHOP BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: TRA IL DIRE E IL FARE
Strategie per affrontare uno dei temi più attuali nel contesto scolastico
30 ottobre 2015 - ore 17.00/20.00
Venerdì 30 ottobre 2015 presso la sede dell' Istituto Torinese di Analisi Transazionale e Gestalt (Via Peyron, 58 - Torino) si è tenuto un workshop, realizzato dal Laboratorio di Ricerca in Psicologia scolastica dell' I.T.A.T., sul tema dei Bisogni Educativi Speciali.
A seguito di una iniziale analisi dei bisogni di numerosi insegnanti e genitori rispetto ad un tema tanto attuale, controverso e, a volte, caratterizzato da parecchia confusione, insieme alle colleghe del Laboratorio abbiamo deciso di organizzare un evento durante il quale riflettere, condividere pensieri e fare maggior chiarezza rispetto ai B.E.S.; abbiamo, dunque, programmato una ricerca qualitativa pilota in cui il primo step era costituito dalla formulazione e somministrazione di questionari ad un piccolo campione di insegnanti del territorio torinese.
La partecipazione al workshop è stata quantitativamente e qualitativamente significativa: insegnanti, educatori, psicologi, genitori ed altre figure professionali interessate all'argomento.
La presentazione iniziale della normativa vigente ha consentito di far luce rispetto alla definizione di B.E.S. e, dunque, alle categorie e difficoltà in essa comprese: Un Bisogno Educativo Speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o di apprendimento, dovuta all'interazione dei vari fattori di salute e che necessita di educazione speciale individualizzata. Rientrano nella più ampia definizione di BES tre grandi sotto-categorie: disabilità , disturbi evolutivi specifici e svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.
La successiva descrizione dei risultati dei questionari (in cui sono emersi i bisogni e le principali aree di difficoltà incontrate quotidianamente dagli insegnanti, in special modo in merito alla relazione con gli alunni, i familiari ed i colleghi) è stata una ulteriore occasione di confronto e riflessione che mi ha consentito non solo di fornire informazioni utili ai partecipanti ma anche di raccogliere commenti e stimoli importanti per proseguire i successivi step della ricerca.
In seguito i partecipanti sono stati attivamente coinvolti in alcune "attività " durante le quali hanno potuto rendersi consapevoli e condividere pensieri ed emozioni personali, individuando strategie comportamentali idonee nella relazione con alunni con Bisogni Educativi Speciali e con i loro familiari.
È stata, quindi, condivisa l'importanza di una figura professionale specialistica quale quella dello psicologo nella gestione, in particolare, delle relazioni in ambito scolastico e nell'individuazione di strategie idonee sia relative alla personalizzazione di interventi educativi/didattici e sia mirate all'inclusione ed integrazione di soggetti con particolari difficoltà nel gruppo classe.
Al termine dell'incontro i partecipanti hanno comunicato di andar via soddisfatti e arricchiti da nuove informazioni e vissuti, alcuni di loro con "il buon proposito di mettere in atto, da domani, alcune cose che ho capito qui, che ho visto fare, e soprattutto con differenti significati rispetto a comportamenti ed emozioni di bambini o familiari".
Ringrazio, in conclusione, tutti coloro che hanno consentito la realizzazione di questo evento, le colleghe del Laboratorio di Psicologia Scolastica, l' I.T.A.T. e tutte le persone che hanno partecipato, contribuendo ad arricchire di contenuti, significati e vissuti questa prima fase della ricerca.